16/01/2025
Benvenuti al quarto episodio delle Pillole d’affitto di Dhomus! Oggi continuiamo l’analisi dei contratti ad uso abitativo, esplorando in particolare il canone concordato, una valida alternativa al classico contratto 4+4. Vediamo insieme cosa prevede la legge e quali sono i punti fondamentali da conoscere.
Contratti a Canone Concordato
Il contratto a canone concordato è regolamentato dagli accordi territoriali stipulati dagli enti competenti. Tali accordi sono specifici per ogni comune e stabiliscono i parametri del canone di locazione. Questa tipologia di contratto offre vantaggi sia per i proprietari che per gli inquilini, ma richiede il rispetto di precise regole.
Disdetta del Contratto
- Per il conduttore: La disdetta è possibile con un preavviso di 6 mesi, ma deve essere motivata da gravi motivi.
- Per il locatore: Anche il locatore deve rispettare un preavviso di 6 mesi alla scadenza di ogni periodo contrattuale. I motivi per la disdetta alla prima scadenza sono simili a quelli previsti per il contratto a canone libero. Per ulteriori dettagli, ti invitiamo a guardare il nostro episodio precedente.
Conseguenze di una Disdetta Illegittima
Se il locatore esercita la disdetta in maniera illegittima, il conduttore ha diritto a richiedere un risarcimento danni per tutte le conseguenze derivanti dal rilascio dell’immobile. Inoltre:
- Se il locatore non utilizza l’immobile per l’uso dichiarato entro 12 mesi dal rilascio, il conduttore può ottenere il ripristino del contratto alle stesse condizioni precedenti o, in alternativa, un ulteriore risarcimento.
Registrazione del Contratto
La registrazione del contratto di locazione e tutti gli adempimenti successivi devono essere comunicati all’Agenzia delle Entrate entro 30 giorni. Questo è fondamentale per evitare sanzioni.
Seguire queste linee guida aiuta a garantire un rapporto di locazione corretto e sereno per entrambe le parti.
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