Tassazione al 10 % sul tuo contratto d’affitto!
Ciao a tutti, sono Gianluigi Manenti, il vostro Rental Property Manager professionista che opera per conto di Solo Affitti S.p.A. e aiuta i proprietari a ottenere il massimo dai propri immobili in affitto.
Oggi voglio parlarvi di un tema molto interessante: il contratto di locazione con cedolare secca a canone concordato. È una vera e propria opportunità, che permette di godere di una tassazione molto vantaggiosa, al 10% fisso, indipendentemente dal reddito del locatore.
Facciamo però un passo indietro.
Nel mondo dei contratti di affitto ci sono molteplici tipologie, ognuna delle quali richiede un’accurata valutazione. La scelta del contratto giusto non è una decisione da prendere alla leggera: bisogna considerare la durata, la fiscalità, la tipologia dell’immobile e il tipo di inquilino. Quando sottoscriviamo un contratto di affitto, lo registriamo telematicamente presso l’Agenzia delle Entrate. Tuttavia, è importante sapere che l’Agenzia delle Entrate non fa altro che recepire la nostra comunicazione. Non si fa delle domande o delle verifiche automatiche, quindi è fondamentale che tutto sia in ordine.
La scelta del tipo di contratto di affitto richiede quindi un supporto professionale, che possa analizzare la vostra situazione e darvi consigli adeguati. Per esempio, i contratti più comuni sono quelli con canone libero 4+4 o con cedolare secca. La cedolare secca può essere al 21% su tutti i redditi da affitto, ma se scegliamo la formula a canone concordato, l’aliquota scende addirittura al 10%.
Ma non è tutto.
Oltre alla tassazione agevolata, con il contratto a canone concordato si applica anche uno sconto sull’IMU. Se l’inquilino porta la residenza nell’immobile, lo sconto può arrivare fino al 50% dell’IMU da versare. Non male, vero? Questo tipo di contratto può portare a un risparmio considerevole, soprattutto se si tratta di appartamenti con IMU elevata.
Quali sono i requisiti per applicare questa tipologia di contratto?
Innanzitutto, il comune deve aver stipulato degli accordi territoriali con le associazioni di categoria. Questi accordi stabiliscono la possibilità di applicare il canone concordato e lo sconto IMU. Tuttavia, non è sufficiente che esista solo l’accordo territoriale: il comune deve essere anche ad alta densità abitativa.
Per esempio, nella provincia di Bergamo, i comuni che offrono questa opportunità fiscale agevolata sono: Bergamo, Seriate, Torre Boldone e Dalmine. Solo in questi comuni è possibile applicare la cedolare secca al 10%, con tutte le agevolazioni fiscali collegate.
Inoltre, gli accordi territoriali forniscono delle linee guida precise per calcolare il canone, che deve tener conto di vari fattori. Ad esempio, se l’immobile è arredato, se ci sono pertinenze come cantine o garage, o se l’appartamento è dotato di ascensore. Tutti questi aspetti vanno a influire sul valore base del canone, che può essere aumentato in base a certe caratteristiche dell’immobile.
Facciamo un esempio: se l’accordo territoriale prevede un canone massimo di 10€ al metro quadro, e l’immobile ha una cantina, si può aggiungere un 5-10% in più. Se l’immobile è completamente arredato, si può aggiungere un altro 10%. In questo caso, il canone per metro quadro potrebbe arrivare a 12€, sempre in base a quanto stabilito dall’accordo territoriale.
Questo significa che prima di acquistare un immobile o di cercare un inquilino, è fondamentale capire se l’immobile può beneficiare di questo tipo di vantaggio fiscale. La strategia va definita a monte, prima di firmare il contratto. Una volta che avete firmato il contratto e consegnato le chiavi, non potrete più tornare indietro.
Molti proprietari, infatti, si pentono di non aver investito un po’ di tempo in più per studiare bene la situazione prima di prendere una decisione. Avrebbero potuto guadagnare di più, ottimizzare la fiscalità dell’affitto e, magari, evitare alcuni grattacapi. Se il canone è ottimizzato e si risparmiano imposte, i guadagni aumentano e si ha più capitale da reinvestire nell’immobile.
Quindi non date per scontato di sapere tutto!
Verificate sempre da fonti autorevoli, come professionisti, associazioni di categoria o il vostro commercialista. Fatevi delle domande, chiedete: “Come posso ottimizzare il mio investimento immobiliare? Come posso migliorare la fiscalità del mio contratto d’affitto?” Non aspettatevi che ci sia solo l’opzione del 4+4, perché le possibilità sono molte di più.
Alzate la mano e chiedete supporto. Se siete dentisti, veterinari o impiegati bancari, non potete sapere tutto di tutti. Così come non ci auto-diagnostichiamo su Google, non possiamo fare lo stesso con la fiscalità degli affitti. Per questioni fiscali e legali, è meglio rivolgersi a un professionista.
Solo Affitti, con i suoi 300 affiliati in Italia, è sempre disponibile per aiutarvi a ottimizzare i vostri contratti. Potete rivolgervi a me, Gianluigi Manenti, presso l’ufficio di Bergamo, in via Garibaldi 4/C, oppure iscrivervi al nostro canale per avere più informazioni. Scrivetemi una mail, lasciate un messaggio o fatemi sapere in qualsiasi modo. Siamo qui per aiutarvi!
Grazie per l’attenzione e buona giornata a tutti!
Gianluigi Manenti